L’arresto della sedicenne palestinese Ahed Tamimi, per aver preso a schiaffi e calci due soldati israeliani, avviene durante un’incursione notturna, dopo aver brutalizzato la famiglia. La madre verrà imprigionata il giorno dopo.
Mese: dicembre 2017
Torturare i bambini si può: è la legge di Israele
Da un reportage di Al-Jazeera si sono appresi i particolari della brutale aggressione di 23 soldati israeliani nei confronti di un minore di 16 anni, immortalato in una foto che ha fatto il giro del mondo.
MSF: più di 6.700 Rohingya uccisi nel primo mese di repressioni in Birmania
da 14 dicembre 2017 Almeno 6.700 Rohingya, compresi 730 bambini di età inferiore ai cinque anni, sono stati uccisi nel primo mese della campagna di repressione in Birmania tra il 25 agosto e il 25 settembre, come dichiarato giovedì dalla l’Ong. Un rapporto di Medici Senza Frontiere (MSF) , pubblicato Giovedi, 14 dicembre, dice che più di 6.700 Rohingya,…
Amnesty International: ‘l’Italia collusa con i torturatori’
Gentiloni: “è merito nostro se finalmente si sono accesi i riflettori sulla situazione dei diritti umani in Libia”. Davanti alla accuse approfondite e circostanziate della Ong, il capo del governo ribalta la realtà. Ecco spiegate le origini delle fake news in Italia: le realtà parallele del sistema di potere.
I piccoli passi del nuovo fascismo a Bologna: liberare la Montagnola!
Una cinquantina di persone, tra ex leghisti e Casa Pound, si sono dati appuntamento lo scorso fine settimana per una fiaccolata contro gli spacciatori della Montagnola, ma ad attenderli c’erano gli attivisti del Centro sociale Xm24 in bicicletta.
Putin ordina il ritiro di una parte importante del contingente russo in Siria
Vladimir Putin ha ordinato lunedì il ritiro della maggior parte del contingente militare russo in Siria, durante una visita a sorpresa alla base di Hmeimim. Lanciato nel 2015, l’intervento militare russo mirava a sostenere le truppe del regime.
Rabbia e costernazione dopo l’attacco al contingente Monusco nella Repubblica Democratica del Congo
da 10/12/2017 Le ombre persistono dopo la morte di 15 caschi blu delle forze di pace tanzaniane nel Nord Kivu. I miliziani a cui è attribuito l’attacco formano una “organizzazione segreta” e violenta, e agiscono su un vasto territorio. Le precise circostanze della morte di quindici caschi blu delle forze di pace tanzaniane di giovedì 7 dicembre, in una…
Gaza: due morti nell’attacco israeliano tra i disordini a Gerusalemme
Almeno due persone sono state uccise in un raid aereo israeliano sulla Striscia di Gaza assediata, secondo il ministero della salute palestinese.
Prove tecniche di Intifada: è l’effetto Trump
di Marco Marano Il giorno dopo l’annuncio del capo della Casa Bianca sul trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, si prepara l’ennesima intifada palestinese, come promesso dal capo di Hamas Ismail Haniya. Così per le strade di Gerusalemme, Betlemme e Ramallah iniziano le prove tecniche di una rivolta. Cronache dalle diretta su facebook di Reuters ed…
Hamas: la decisione degli Stati Uniti su Gerusalemme è una dichiarazione di guerra
Il leader di Hamas, Ismail Haniya, ha affermato che la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele è una “dichiarazione di guerra contro i palestinesi” e ha chiesto una nuova “Intifada”, o rivolta.
Terrore in Honduras: le rivolte dopo i brogli elettorali
Dichiarato lo stato di emergenza, in seguito alla rivolta popolare scoppiata per i brogli del presidente golpista Hernandez e mentre si ricontano i voti cresce il bilancio di morti e feriti.
Yemen: dalla guerra civile alla morte di Ali Abdullah Saleh
Al potere per 33 anni, Saleh nel 1978 era diventato il presidente di quello che allora era il Nord Yemen, prima di guidare il paese dopo la sua unificazione nel 1990.
Yemen: Saleh ucciso dagli ex alleati houti
L’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh è stato ucciso lunedì a Sanaa, 48 ore dopo la sua decisione di porre fine alla sua alleanza con la ribellione. Da parte sua, l’attuale presidente Hadi chiama “aprire una nuova pagina”.
La mano tesa di Saleh all’Arabia Saudita
L’ex presidente Ali Abdullah Saleh sabato ha invitato l’Arabia Saudita a “voltare pagina” dopo tre anni di guerra. Una chiamata acclamata da Riyadh, ma non significa la fine del conflitto, secondo gli specialisti.