Si aggiunge l’ultimo pezzo della sinistra francese alla nascitura Nouvelle Union populaire écologique et sociale, il nuovissimo fronte ampio nato all’indomani della rielezione di Macron alla presidenza, in seguito al dato numerico importante raggiunto dal leader di La France insoumise, a pochissimo dalla Le Pen, andata al ballottaggio.
di Marco Marano
4 maggio 2022 – Lunedì i verdi, ieri i comunisti, oggi i socialisti: negli ultimi tre giorni, in Francia, si è scritta una nuova pagina di storia, quella relativa all’unione della sinistra d’oltralpe. Un concetto, quello dell’unità, storicamente non nuovo, ma che oggi, a differenza del passato, vede al centro una forza di rottura come La France insoumise (LRI) di Jean-Luc Mélenchon.
Contro le politiche neoliberiste
Oggi, dicevamo, si è raggiunto un accordo di massima tra i nuovi vertici del PS e di LRI, legato ai principi di fondo: “Vogliamo impedire a Emmanuel Macron di perseguire le sue politiche ingiuste e brutali, come le pensioni a 65 anni, ma vogliamo anche sconfiggere le formazioni di estrema destra… ” E’ questa la dichiarazione del portavoce di LRI all’uscita dalle consultazioni con i socialisti, i quali hanno però anche la necessità di raggiungere un drappello di deputati, tra i cinquanta e i sessanta, dato che è difficile che possano aspirare ad un numero di deputati tale da formare un gruppo parlamentare.
Tra vecchia e nuova generazione della rosa nel pugno
Ma le acque del partito socialista sono comunque inquiete, poiché vi è in questo momento una spaccatura tra la nuova generazione, che non ha però una leadership forte, e la vecchia guardia guidata dall’ex presidente Hollande. In tal senso si preannuncerebbe una scissione, poiché un paio di suoi ex ministri, tra cui quello dell’Agricoltura, hanno annunciato che se l’unità della sinistra dovesse essere approvata dagli organi dirigenti del partito un gruppo di dissidenti si staccherebbe, per presentare una lista autonoma. Il motivo del contendere, almeno formalmente, starebbe nelle diverse prospettive legate ai trattati europei: LFI li vuole contestare, la vecchia guardia socialista, ormai intrisa indelebilmente di neoliberismo, ne fa un proprio cavallo di battaglia.
FONTE: France24
Immagine in evidenza: EMMANUEL DUNAND / AFP