da 9 dicembre 2017
Almeno due persone sono state uccise in un raid aereo israeliano sulla Striscia di Gaza assediata, secondo il ministero della salute palestinese.
Altri 25 palestinesi, tra cui un bambino di sei mesi, sono stati feriti anche nell’attacco effettuato venerdì sera.
Il dott. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della salute, ha detto ai media locali che i corpi di due combattenti di Hamas sono stati recuperati all’alba dai siti di addestramento delle forze armate delle Qassam, a sud della città di Gaza.
I combattenti sono stati identificati come Mahmoud al-Atal, 28 anni e Mohammed Safadi, 30 anni.
L’attacco aereo di venerdì sera da parte di Israele è stato in seguito al presunto lancio di missili dall’interno della Striscia di Gaza.
Secondo quanto riferito, uno è stato intercettato dal sistema di difesa missilistica israeliano Iron Dome, costruito negli Stati Uniti, nel sud della città israeliana di Sderot, mentre il secondo non ha raggiunto il territorio israeliano.
Un terzo missile, presumibilmente sparato da Gaza, è esploso a Sderot, secondo il quotidiano israeliano Haaretz. Non sono state segnalate vittime.
Il partito politico palestinese Hamas ha twittato che “gli aerei a reazione israeliani prendono di mira parti del nord di Gaza”.
I media israeliani hanno detto che gli obiettivi erano installazioni militari di Hamas.
L’attacco israeliano è arrivato tra le massicce proteste nella Cisgiordania occupata, occupata Gerusalemme est e assediata Gaza sul riconoscimento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele.
I palestinesi vedono Gerusalemme Est, che è stata occupata da Israele dal 1967, come la capitale del loro futuro stato.
Almeno un palestinese è stato ucciso da un incendio israeliano durante le proteste e circa altri 800 sono rimasti feriti.
Al Jazeera non è stata in grado di confermare se un gruppo di Gaza avesse rivendicato la responsabilità dei razzi.
Parlando ad Al Jazeera da Gaza mercoledì, il leader di Hamas, Ismail Haniya, ha definito la mossa di Trump una “flagrante aggressione”.
“Chiediamo di fermare questa decisione perché ciò introdurrà l’inizio di un periodo di terribili trasformazioni, non solo a livello palestinese, ma sulla regione nel suo insieme”, ha detto Haniya.
“Questa decisione significa l’annuncio ufficiale della fine del processo di pace“.
Credits M Salem / Reuters