di Marco Marano Barricato, insieme ai suoi accoliti, al PalaDozza, protetto da un cordone di polizia che ha circondato un intero isolato, mentre andava in onda, in una Tv locale compiacente, lo show della Lega, in versione Mediaset, presentato dall’Agit-Prop Mario Giordano, le strade della città si riempivano di migliaia di persone: 11 mila in…
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“Ci avete rotto i polmoni: cambiamo il sistema non il clima”
di Marco Marano Almeno diecimila persone sono scese oggi per le strade di Bologna, in seguito al terzo sciopero Globale per il clima, organizzato da Fridays For Future – Bologna. Bologna, 27 settembre 2019 – C’erano tantissime scuole sia medie che superiori, che hanno visto, in una colorita e accattivante giornata soleggiata, insegnati e studenti sfilare…
Accoglienza a Bologna: è guerra fredda tra cooperative e Prefettura
di Marco Marano Disertato il bando per “l’accoglienza strozzata” dei richiedenti asilo nei centri di accoglienza straordinaria (CAS) che secondo la nuova legislazione leghista è funzionale esclusivamente a dare un alloggio, senza nessun tipo di intervento legato all’integrazione sociale. Bologna, 10 maggio 2019 – Una doccia fredda per la Prefettura di Bologna, che certo non…
Quei riders bolognesi che si rifiutano di lavorare sotto la neve
di Marco Marano Domenica scorsa, nella città innevata, hanno deciso che fare le consegne in bicicletta era troppo pericoloso e la maggior parte di loro hanno deciso di non scendere in strada. Naturalmente le ritorsioni delle piattaforme non si sono fatte attendere, in perfetto “stile cottimo” ottocentesco. Bologna – I Riders Union Bologna, l’organismo che…
Decreto Salvini: le mafie ringraziano
Con l’approvazione delle nuove norme sull’accoglienza ai rifugiati, tantissimi giovani si ritroveranno per strada ad infoltire le fila delle organizzazioni criminali, così da poter aizzare ancora di più un popolo assuefatto a fini di consenso. Intanto, anche il Consiglio Comunale di Bologna, dopo quello di Torino, con un ordine del giorno, chiede la sospensione del decreto.
‘Incontriamoci nelle città per trasformare le paure in speranze’
Ada Colau, sindaca di Barcellona, è intervenuta alla manifestazione di ieri a Bologna, promossa dalle organizzazioni di base della sinistra cittadina, in occasione della giornata mondiale del rifugiato.
Dalla rabbia e dal coraggio può nascere la gioia
L’11 marzo è una data importante per Bologna, si commemora l’omicidio del militante di Lotta Continua Francesco Lorusso, avvenuta nel 1977. Riproponiamo una riflessione su quegli anni, da cui partirono alcune dinamiche sociali che oggi si sono massificate: dal precariato alle case occupate…
La ‘Bologna benpensante’ si scaglia sugli spacciatori e non sul narcotraffico
Il celebre parco bolognese della Montagnola, diventato una piazza di spaccio, presidiata da giovani dell’Africa subsahariana, è diventata la più “efficace” stigmatizzazione contro il “migrante-criminale”. Ma nessuno si domanda chi sono i clan mafiosi che realmente gestiscono i traffici in quel pezzo di città.
I piccoli passi del nuovo fascismo a Bologna: liberare la Montagnola!
Una cinquantina di persone, tra ex leghisti e Casa Pound, si sono dati appuntamento lo scorso fine settimana per una fiaccolata contro gli spacciatori della Montagnola, ma ad attenderli c’erano gli attivisti del Centro sociale Xm24 in bicicletta.
Reato di povertà a Bologna: attivati i primi Daspo urbani
Con le sanzioni ai senza dimora, Bologna entra a pieno titolo tra le città che, attraverso una legge dello Stato italiano, hanno avviato la lotta ai poveri e non alla povertà.
La denuncia dei giovani eritrei di Bologna è forte: ‘La dittatura sta uccidendo i nostri fratelli’
In una manifestazione di protesta a Bologna per l’ennesima strage compiuta dai militari eritrei contro dei giovani in fuga, si chiede a gran voce la solidarietà dei popoli e la condanna dei governi europei.
La cultura dell’emergenza e i terreni di caccia delle terre di mezzo
Esistono esperienze sociali in varie parti d’Italia dove viene dimostrato che la valorizzazione delle abilità dei rifugiati potrebbe rappresentare un elemento di sviluppo per i territori di accoglienza. Ma innescare questo meccanismo è praticamente impossibile poiché verrebbero colpiti gli interessi privati delle terre di mezzo, che si esprimono mantenendo inalterata, da vent’anni a questa parte, la cultura dell’emergenza…