‘Incontriamoci nelle città per trasformare le paure in speranze’

di Marco Marano

Ada Colau, sindaca di Barcellona, è intervenuta alla manifestazione di ieri a Bologna, promossa dalle organizzazioni di base della sinistra cittadina, in occasione della giornata mondiale del rifugiato.

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Bologna – L’appuntamento era in Piazza Nettuno, davanti a Sala Borsa, alle 17. Non c’era la sinistra parlamentare, anche perché quella non esiste più… C’era la sinistra di base. Organizzata dai centri sociali Labas e TPO, hanno aderito i sindacati di base USB e ADL-Cobas. Ma c’erano anche Potere al Popolo, Coalizione civica, Noi restiamo, tantissimi operatori Sprar, che lavorano sull’accoglienza ai rifugiati, c’erano pezzi del movimento studentesco e varie realtà attive sul territorio. Tutti per fare argine alle “politiche fascio-leghiste” del triunvirato di governo Salvini-Di Maio-Conte. Ma c’era anche la sindaca di Barcellona Ada Colau, che ha mirabilmente spiegato come sia possibile combattere la paura profusa dagli uomini del terrore sparsi in giro per l’Europa e per il mondo…

La difesa dei diritti minacciati in Europa

20180620_180950“Non esiste nessuna crisi di migranti, non esiste nessuna crisi di profughi, esiste soltanto una crisi di valori negli stati europei… E’ l’Europa in profonda crisi, perché non sta rispettando i valori della sua fondazione… Il senso dell’Europa era proprio quello di dire mai più alla guerra, mai più alla violenza. Era un impegno per i diritti umani, la pace e la democrazia. Oggi è l’Europa che naufraga nel Mediterraneo.”

20180620_173509Così esordisce la sindaca di Barcellona, in un perfetto italiano, dati i suoi trascorsi nel nostro paese, una volta che gli viene dato il microfono per salutare i manifestanti. E’ chiaro come il sole che il tema su cui oggi ci si imbatte è esclusivamente legato alla narrazione che i sistemi di potere reazionari stanno attivando proprio per manipolare il consenso elettorale. In Italia questo ha un effetto distruttivo particolarmente efficace dato l’altissimo tasso, secondo l’OCSE, di analfabetismo funzionale: il più alto tra i paesi industrializzati…

20180620_173731E’ gioco forza che il consenso elettorale diventi la cartina di tornasole di questo tremendo tempo storico, anche quando la deriva delle percezioni prende il sopravvento sui fatti e sulla verità. Ancora la Colau: “Io conosco l’Italia e so che questa è una terra solidale. So che la Lega non rappresenta l’Italia, lo so bene. Questo è un paese colto, è un paese impegnato con la vita umana…  Un paese colto difende la solidarietà, un paese colto non ha paura…”

Le paure legittime del nostro mondo

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“Dobbiamo riconoscere – continua Ada Colau – che ci sono paure  che sono legittime. In Europa ci sono tante paure: in un mondo globale di dubbi e incertezze, queste sono reali… Abbiamo paura di perdere il posto di lavoro, paura di perdere la casa, abbiamo paura di non avere più la pensione, abbiamo paura che i nostri bambini vivranno peggio dei genitori e dei nonni.”

20180620_173539Se le paure legittime, come le definisce la Colau, sono il prodotto della grande crisi economica degli ultimi anni, c’è da dire che il disfacimento delle politiche europee, in linea con la sua vocazione storica, sono a loro volta il frutto della supremazia delle oligarchie finanziarie, simboleggiate dalla Troika, che hanno voluto sacrificare il bene pubblico, quindi le istanze dei popoli, per salvaguardare gli interessi di pochi.

L’unica soluzione è la riappropriazione dello spazio pubblico

20180620_174524Parlavamo di narrazione dei sistemi di potere, da questo punto di osservazione è possibile “scarnificare” le parole d’ordine più usuali, come appunto quella che all’inizio ricordava la Colau: non esiste una crisi migratoria ma una crisi dei valori europei… Allo stesso modo possiamo smascherare alcuni slogan, come quello ad esempio del Movimento 5 Stelle: “Noi non siamo né di destra né di sinistra…”

20180620_175617L’idea che queste due categorie siano saltate è appunto una pura manipolazione. Anzi la manifestazione di ieri ha dimostrato che non esiste più una sinistra istituzionale, ma la vera sinistra che sta sul territorio è viva e vegeta, per fortuna. Essere di sinistra, come ha spiegato la Colau, significa avere una idea di convivenza collettiva. Al contrario il nuovo fascismo che si sta affermando gioca le carte dei bisogni individuali, personali, attraverso l’ideologia neoliberista, dove quei famosi pochi si arricchisco a dismisura, contro i tanti che soffrono le paure quotidiane…

20180620_183748Ada Colau: “…Mi vergogno come cittadina della Spagna e dell’Europa e delle politiche degli stati europei. Ma allo stesso tempo sono molto orgogliosa, sono molto fiera della solidarietà delle persone.”

Ma allora, come è possibile sconfiggere la narrazione dominante? Con il solo modo possibile, quello di riappropriarsi degli spazi pubblici, manifestare il dissenso e trovare soluzioni dentro le città. Creare comunità sociali che si connotino in termini di rispetto della diversità e delle differenze. Oggi, questa guerra civile culturale si combatte nelle strade, dove la gente solidale non ha paura di confrontarsi, contro la paranoia del consenso elettorale manipolato dalle narrazioni malate.

20180620_183718“L’unico modo – conclude la sindaca di Barcellona –  per sconfiggere queste paure è insieme, creando comunità. Le città sono il luogo chiave, lo spazio dove incontrarci, dove capire che l’altro non è mai il nemico, l’altro è l’amico, l’amica… Insieme, sempre insieme, nella diversità, possiamo trasformare le paure in speranze…”

Credit: Marco Marano/Radio Cento Mondi

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