La gente di Beirut in rivolta chiede di ritornare sotto mandato francese

di Marco Marano

Già da ieri sera la polizia ha dovuto usare i gas lacrimogeni contro la gente scesa a protestare davanti al palazzo del potere. Poi il colpo di scena di una petizione che chiede il ritorno al colonialismo: “gestione controllata della Francia per 10 anni”.

Bologna, 7 agosto 2020 – Mentre venivano arrestate 16 persone per il disastro del porto di Beirut, e un gruppo di ricerca dell’Università di Sheffield misurava l’esplosione con un impatto del 10 per cento della potenza  rispetto alla bomba atomica di Hiroshima, la cittadinanza di Beirut si riversava nelle strade già dal pomeriggio di ieri, per protestare contro l’intero sistema di potere multiconfessionale uscito fuori dalla guerra civile. Li hanno chiamati “corrotti e inetti”. Chiedono la rimozione dell’intera classe politica.

Sassaiole e lacrimogeni

beirut_scontri_Afp_ritI tafferugli, una volta a ridosso della sede del parlamento, hanno visto la polizia intervenire con i gas lacrimogeni, per disperdere la folla. I manifestanti hanno usato tutta la loro rabbia per vandalizzare negozi e depositi. Poi hanno iniziato ad usare lanci di sassaiole contro i cordoni di polizia. Così è finita a lacrimogeni. Il bilancio è di diversi feriti. Gli scontri sono dilagati dopo l’annuncio delle dimissioni dell’ambasciatore libanese in Giordania, sottolineando “la totale negligenza” della classe dirigente, al punto che è necessario un cambio di leadership.

Il ritorno al colonialismo

Macron visited the site of the explosion and areas of the city damaged by the massive blast _Thibault Camus_AP PhotoDecine di migliaia di cittadini di Beirut hanno firmato una petizione attraverso la quale si richiede di ritornare sotto mandato politico della Francia per almeno 10 anni. Cinquantottomila persone vogliono il ritorno al colonialismo francese, dopo le disastrose incapacità gestionali, connotate da corruzione e settarismo.

Alcuni passaggi della petizione: “I funzionari libanesi hanno mostrato chiaramente l’incapacità totale di garantire e gestire il paese (…) Con un sistema fallimentare, corruzione, terrorismo e milizia, il Paese ha appena raggiunto il suo ultimo respiro (…) Riteniamo che il Libano dovrebbe tornare sotto il mandato francese al fine di stabilire una governance pulita e duratura“.

Beirut_AP

FONTI: Al Jazeera, AFP

Immagine in evidenza: AP

Credits: AFP, AP

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