Sono un gruppo di soldati delle forze speciali della Guinea quelli che si sono ammutinati, dando vita ad un golpe. Ieri è stato annunciata la sospensione della Costituzione ed il coprifuoco.
di Marco Marano
Bologna, 6 settembre 2021 – Il presidente della Guinea è stato defenestrato ieri da un colpo di stato guidato da un gruppo di ufficiali delle forze speciali dell’esercito che si sono praticamente ammutinati: sospesa la Costituzione, instaurato il coprifuoco, bloccate le frontiere.
I militari assicurano di non voler esercitare violenza
Il governo, insieme ai prefetti locali, verranno sostituiti dai militari. Durante la giornata di ieri, nella capitale Conakry, sono state udite forti esplosioni d’armi da fuoco ma non si sono contate vittime.
Dopo l’interruzione dei programmi televisivi, sono state emesse comunicazioni da parte dei golpisti. Il tenente colonnello Mamady Doumbouya ha dichiarato che verrà aperto una fase di transizione tranquilla e inclusiva. Per oggi sono stati convocati i ministri uscenti e i presidenti delle istituzioni del paese.
Il paese sembra essere con i golpisti
In una intervista a France 24, il capo dei golpisti ha affermato che il presidente Alpha Condé è stato messo agli arresti in un luogo sicuro, e gli sono state garantite cure mediche; a testimonianza di ciò è stata fatta girare una foto del presidente nelle mani dei golpisti. In seguito il militare ha assicurato che tutte le forze di difesa e sicurezza del paese sono con loro.
Secondo le cronache inviate dai corrispondenti delle agenzie di stampa presenti sul territorio, la gente riversata nelle strade ha festeggiato i golpisti che hanno sfilato nella giornata di ieri armati di tutto punto.
Una nazione in crisi
L’ottantatreenne presidente Alpha Condé si era insediato nella nell’ottobre dello scorso anno, per il terzo mandato consecutivo, cosa vietata dalla Costituzione, ma “legalizzata” da un escamotage istituzionale. Da quel momento le contestazioni non sono mai terminate, dato anche il contesto di un paese sistemicamente in crisi economica. Ultimamente il presidente aveva aumentato le spese per i parlamentari e per la presidenza, diminuendo quelle dei militari.
La condanna della comunità internazionale
Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu ha condannato il golpe , chiedendo l’immediata liberazione del presidente, così anche la Francia di Emmanuel Macron. In un comunicato ufficiale il governo degli Stati Uniti ha egualmente stigmatizzato l’accaduto, segnalando che quella intrapresa è la strada peggiore per la ricerca della pace nel paese.
Fonti France 24 (AFP-Reuters), Jeanne Afrique
Credit Jeanne Afrique