Attentato al neo eletto presidente boliviano Luis Arce

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Un’ordigno dinamitardo ha raggiunto la sede del quartier generale del nuovo presidente dove era riunito con i dirigenti del Movimento per il socialismo.

di Marco Marano

Bologna, 6 novembre 2020 – E’ stato il portavoce del Movimento per il socialismo (MAS), Sebastián Michel a denunciare un attentato dinamitardo, a tarda sera, nella sede del quartier generale di La Paz del presidente boliviano Luis Arce, eletto in ottobre, e che tra pochi giorni assumerà costituzionalmente i poteri conferiti dal voto popolare.

Il clima di violenza della destra golpista

L’attentato, naturalmente non è stato rivendicato, e fortunatamente non ha prodotto vittime o feriti, ma si inserisce nel clima di violenza generale e ostilità che il governo golpista de facto, ancora in carica fino a domenica 8 novembre, quando ci sarà il passaggio di consegne al nuovo capo di stato boliviano, ha praticato sistematicamente.

Le responsabilità del ministro dell’Interno de facto

La denuncia del MAS è inequivocabile e si rivolge al governo della presidentessa de facto Jeanine Áñez, messa già sotto inchiesta per le stragi contro i manifestanti che si opposero al golpe nel novembre scorso… In special modo al ministro dell’Interno, che non sta assolvendo ai suoi obblighi nel garantire la sicurezza al neo eletto presidente Arce: “Non abbiamo visto nessuna dichiarazione sul tema del ministro del Governo Arturo Murillo, – segnala Sebastián Michel – quindi ci sentiamo in balia di noi stessi, totalmente indifesi e nessuno ci dà le garanzie necessarie per la sicurezza del Presidente”.

Le provocazioni politiche oltre la violenza

La settimana scorsa, in linea con l’atteggiamento ostile e di boicottaggio del governo golpista, era stata promossa da questo, una vera provocazione politica, poiché veniva invitato a presenziare alla cerimonia d’insediamento di Arce non il presidente del Venezuela Maduro, ma il golpista che ha cercato di spodestarlo, con il fallito supporto degli Stati Uniti: Juan Guaido. Poi, il MAS è corso ai ripari invitando il presidente Maduro, dichiarando che è egli il referente dello Stato venezuelano, per la Bolivia.

FONTE: Telesur

Immagine in evidenza: DrSuazo915

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