di Marco Marano
Erano ambedue appartenenti alla Junta de Acción Comunal, assassinati sulle strade del comune di Tarazá, dipartimento di Antioquia, nella Colombia nord-occidentale, dai cosiddetti paramilitari, cioè bande criminali che saccheggiano il territorio.
Bologna, 15 maggio 2020 – Il primo a cadere, il 10 maggio, è stato il leader sociale Teylor Cruz Gil, di 47 anni, difensore dei diritti umani nella sua comunità a Bajo Cauca de Antioquia, delegato responsabile della Junta de Acción Comunal del barrio La Cantaleta de Puerto Bélgica. L’altro era Julio César Hernández, anch’esso di 47 anni, ucciso il 13 maggio, era il presidente della Junta de Acción Comunal, del villaggio di San Antonio, nel comune di San José de Uré, al confine con Tarazá. L’aspetto sconcertante è che nei media governativi non vi sia traccia di questi fatti delittuosi…
La dinamica degli omicidi
Teylor Cruz Gil non era mai stato minacciato personalmente, ma questo ormai in Colombia non vuol dire nulla, data la guerra che si è scatenata dal 2016, da quando cioè veniva firmato l’accordo di pace con le Frac. Secondo un rapporto dell’Istituto colombiano per gli studi sullo sviluppo e la pace, solo nel 2020, sono stati assassinati ben 95 leader sociali, 15 nel dipartimento di Antioquia. A colpire Teylor Cruz Gil sarebbe stata la gang Los Caparros. Due uomini gli hanno sparato, mentre si trovava davanti a casa sua.
Hernández era, invece, membro dell’Associazione dei Campesinos di Bajo Cauca, beneficiario del Programma per la sostituzione delle colture illecite. L’assassinio è avvenuto in una zona rurale del comune di Tarazá, e con modalità simili a quelle relative al crimine commesso due giorni prima, presumibilmente dalla medesima gang. La sua condanna potrebbe essere stata determinata proprio dal programma sulla sostituzione delle colture illecite: Hernandez, metteva in discussione il traffico di droga. La cosa strana è che solo 24 ore dopo dall’evento delittuoso le autorità locali si sono recate sul posto per analizzare il cadavere…
I paramilitari: gang che controllano il territorio
Los Caparros, è un vero e proprio clan mafioso che controlla il territorio attraverso le estorsioni, la riscossione degli affitti sui residenti, gli sfollamenti forzati; e ancora: traffico e fabbricazione illegale di droga, traffico e trasporto di armi, estrazione di risorse naturali. Ma per il controllo sul territorio è in guerra aperta con il Clan del Golfo, di cui un tempo ne era parte.
Proprio il giorno prima dell’omicidio di Teylor Cruz Gil, l’esercito colombiano conduceva una operazione dopo aver individuato uno dei covi del clan, nel distretto di Cuturú, zona rurale del comune di Caucasia. Nessun arresto, sono stati trovati giubbotti multiuso, pantaloni, camicie e uniformi mimetiche.
Gli sfollamenti forzati
L’ultimo sfollamento è avvenuto a metà gennaio presso il comune di Tumaco, costringendo il sindaco a dichiarare l’emergenza umanitaria. A causa della guerra tra i clan, dagli stessi sono state sfollate 70 famiglie: quasi 4.000 persone. Erano gli abitanti del Consiglio Comunitario Unión Río Chagüí, costretti, insomma, a lasciare le loro case ai gruppi criminali.
FONTE: TeleSur, Indepaz, alertapaisa.com, elespectador.com, redmas.com.co
Immagine in evidenza: Susana Noguera – Agenzia Anadolu
Credits: EFE, alcarajo.org, . Archivio Redmas
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