Onu: rapporto sulla violenza endemica in Colombia, tra clan e forze speciali

di Marco Marano

Guerre tra i clan, massacri delle forze speciali e uso dei bambini da parte dei guerriglieri, è questa la “fotografia scattata dalle Nazioni Unite” sulla violenza endemica in Colombia nel 2019.

Twitter_OnuBologna, 27 febbraio 2020 – Si è svolta ieri a Bogotà la presentazione, da parte dell’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), del rapporto sulla violenza endemica in Colombia. A presentare i dati dell’agenzia, presieduta da Michelle Bachelet, è stato il Commissario Alberto Brunori, partendo dall’inquietante quadro complessivo del 2019: 36 massacri in cui 133 persone hanno perso la vita, una impennata dal 2014.

I casellari giudiziari sporchi di sangue

gaitanistas-1170x585L’analisi Onu  è stata strutturata sui dati dei casellari giudiziari della polizia colombiana, per cui è stato stabilito il record degli ultimi cinque anni, con un tasso di omicidi pari a 25 ogni 100.000 abitanti. Le tre regioni del paese più colpite sono i  dipartimenti di Antioquia (nord-ovest), Cauca (sud-ovest) e Norte de Santander ( nord-est).

Due le questioni rilevate come centrali, che tengono il paese latinoamericano sotto scacco. La prima è relativa naturalmente all’economia illecita dei clan che guerreggiano tra loro per il controllo di droga e armi. La seconda è relativa alla non applicazione degli accordi di pace con le Farc.

Le controversie sul controllo dell’economia illecita, che in Colombia è sistema, vede lo scontro tra i clan: Clan del Golfo (disidencias del paramilitarismo), Los Caparrapos, La Mafia.

La guerriglia e la falsa pace

Richiedono la piena attuazione degli accordi per ridurre al minimo la povertà estrema e le uccisioni_Foto_Carlozada_FARCL’altro tema rilevante, nello sconquasso di un paese super liberista, dove la forbice tra le élite, con la sua borghesia agiata, e la gran massa della popolazione, che sopravvive a stento, è quello della guerriglia.

La resa delle Farc, con il relativo piano di pace, è stato il grande bluff del nuovo presidente Iván Duque Márquez, poiché gli ex combattenti che hanno deposto le armi vengono continuamente uccisi dalle forze speciali, chiamate Escuadrón Móvil Antidisturbios (Esmad), letteralmente Squadra Mobile Antisommossa. In tal senso, il rapporto dell’Onu ha stigmatizzato il ruolo di queste forze speciali che  compiono massacri indiscriminati.

I minori parte in causa

downloadA questa situazione, il rapporto evidenzia l’altra parte della guerriglia, quella che riguarda l’Esercito di liberazione nazionale (ELN), cioè quel gruppo d’ispirazione marxista, che al tempo di Escobar, collaborava talvolta con il cartello di Medellin. La segnalazione più preoccupante che fa il rapporto riguarda comunque l’aumento dei minori tra le file dell’organizzazione, con un reclutamento ovviamente forzato.

Alberto Brunori: “oltre agli abusi e alle violazioni subiti a causa del loro uso e reclutamento forzato, questa situazione li espone a gravi rischi derivanti dalle azioni dell’esercito e della polizia contro questi gruppi”.

Fonte: Tele Sur

Immagine in evidenza: AP

Credits: Twitter, AGC, Carlozada, Social

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