di Marco Marano
Pubblicato lo studio delle Nazioni Unte sui bambini privati di libertà, i cui numeri sono tanto sconvolgenti quanto crudeli. E tutto questo, come al solito, nell’indifferenza della comunità internazionale.
Bologna, 19 novembre 2019 – Manfred Nowak è il capo ricerca dello studio dell’Onu sulle condizioni di deprivazione dei bambini in tutto il mondo. In particolare i ricercatori si sono soffermati sulle questioni inerenti ai flussi migratori al confine con il Messico, la cui nuova legislazione liberticida della Casa Bianca, imposta al paese centro americano, ha prodotto veri e propri crimini contro l’umanità, ignorati dalla comunità internazionale.
Dicono di esportare la democrazia e arrestano i bambini
La quota totale dei bambini detenuti negli Stati Uniti è di 103.000, numero che comprende sia quelli arrestati con i genitori che quelli che sono stati divisi dalla famiglia. La ricerca esamina le modalità attraverso cui è stata violata la Convenzione sui diritti umani del bambino, che stabilisce le garanzie per la salvaguardia dei minori: casi estremi di brevissima durata.
Quand’anche gli Stati Uniti, “esportatori di democrazia nel mondo”, non hanno sottoscritto questa convenzione, unico paese dell’Onu a non averlo fatto, quello che è successo al confine con il Messico non esonera la Casa Bianca dalle proprie responsabilità.
Il mondo dove i minori sono condannati a soffrire
“Separare i bambini dai loro genitori, così come ha fatto l’amministrazione Trump (…) al confine con il Messico (…) è un trattamento disumano allo stesso tempo sia per i genitori che per il bambino. La detenzione di minori legati alla migrazione non dovrebbe mai essere applicata (…) nell’interesse del minore. Ci sono sempre altre opzioni”.
In tutto il mondo il numero totale dei bambini privati della libertà è di 7 milioni, mentre nell’ambito del tema migratorio sono 330.000 detenuti in 80 paesi.
FONTE: La Jornada/Afp