di Marco Marano
E’ stato censurato il provvedimento penale rivolto contro un attivista che lo scorso anno aveva dato soccorso ai migranti sul confine italiano.
Cédric Herrou è un agricoltore che nell’agosto dello scorso anno aveva aiutato centinaia di migranti ad attraversare il confine italo-francese. Lo hanno definito un eroe e un provocatore, fatto sta che è stato condannato a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, per il “reato di solidarietà”.
Condannato per residenza illegale
L’agricoltore era diventato il simbolo delle lotte per il sostegno ai migranti nella frontiera, condannato, insieme ad un altro attivista, poiché nella Valle del Roya, aveva dato “residenza illegale” a parecchi migranti, ledendo, appunto, le disposizioni del Codice d’ingresso e il soggiorno degli stranieri.
Prevale il principio di fraternità
Oggi, il Consiglio Costituzionale francese, il corrispettivo della Corte Costituzionale italiana, ha sospeso il provvedimento, in quanto anticostituzionale, poiché il “principio di fraternità”, è uno dei tre principi fondanti per tutte le leggi, insieme alla libertà ed eguaglianza. Il Consiglio ha quindi censurato le disposizioni del Codice d’ingresso e il soggiorno degli stranieri.
Secondo il dettato costituzionale, dunque, la “fraternità” è un “ideale comune” a tutti i francesi. L’articolo che punisce gli aiuti per l’ingresso, la circolazione e il soggiorno illegale è il 622-1 e prevede cinque anni di reclusione e una multa di 30.000 euro. Mentre l’articolo 622- 4, specifica che questo aiuto non può portare al perseguimento penale quando è responsabilità della famiglia o “qualsiasi persona fisica o giuridica, quando l’atto denunciato non ha dato origine a nessuna controparte diretta o indiretta”.
Il Consiglio Costituzionale censura, quindi, parzialmente l’articolo L 622-4: lascia al campo di azione penale qualsiasi aiuto umanitario alla “permanenza” in merito alla “circolazione” dei migranti. D’altra parte, “aiuto per l’ingresso irregolare” rimane sanzionato.
FONTE E CREDITS AFP